Recensione Divi Toolbox

Recensione Divi Toolbox

Recensione  plugin Divi Toolbox

RECENSIONE divi toolbox, un potente strumento di personalizzazione del tuo sito web costruito con divi theme.

Ti sei mai ritrovato a passare ore a cercare una guida Divi per ottenere un aspetto molto gradevole sulla tua pagina web? O armeggiare con il codice, lottare per farne funzionare uno ma non farlo mai bene? È davvero frustrante! Quando sudi su un singolo pezzo di codice e per quanto tu possa provarci non funziona mai bene…

 

E se riuscissi in qualche modo a creare questi effetti complessi in Divi in pochi clic? E se potessi semplicemente apportare questa modifica nel Customizer della tua pagina web? Considera quanto tempo risparmierai! E pensa a quanto potrebbe essere migliore la tua pagina web con uno sforzo quasi nullo!

Tutto questo è diventato possibile con DIVI TOOLBOX

Una Pioggia di funzionalità avanzate per il tema DIVI

Di’ addio allo spreco di così tanto tempo e all’insoddisfazione sul design dei tuoi siti web. Benvenuto in Divi Toolbox!

Il modo più efficace per creare effetti sbalorditivi in Divi senza dover scrivere una riga di codice!

Divi Toolbox ti consente di creare effetti che normalmente richiederebbero CSS, PHP o Javascript personalizzati! Ora puoi apportare rapidamente tale modifica in tutto il Personalizzatore del tema Divi. Rendi fantastico il tuo blog senza alcuna conoscenza di programmazione!

Inizia ad apportare modifiche avanzate in pochi clic con Divi Toolbox

Divi Toolbox ti consente di modificare i componenti che desideri. Quando abiliti una funzione, questa apparirà nel Customizer del tema, in cui puoi cambiare cose e miglioramenti a livello di sito con pochi clic.

Logo personalizzato e design dell’intestazione

Puoi facilmente modificare il logo e l’intestazione. Crea un menu a discesa appositamente creato, includi un menu CTA o modifica gli effetti al passaggio del mouse. Puoi anche modificare il tuo logo su un’intestazione fissa, aggiungere un effetto logo in conflitto e mostrare qualsiasi design dalla libreria Divi prima e dopo l’intestazione.

Personalizza il menu mobile

Regola il tuo menu mobile per fornire la migliore esperienza mobile! È possibile utilizzare Toolbox per correggere la barra dei menu del cellulare, consentire il menu a scorrimento mobile, inserire animazioni delle icone, comprimere i sottomenu e iniziare a modificare il logo del menu del cellulare!

Pulsanti call to action, funzionalità blog, header e footer mobile con divi toolbox

Fai risaltare il tuo blog Divi!

Per le pagine delle categorie archivio e blog, Divi Toolbox include nove (!) layout personalizzati. Ogni elemento del layout selezionato può essere ulteriormente personalizzato. Puoi anche personalizzare la pagina del tuo post singolo includendo una casella di scrittura, post correlati e navigazione post successivo/precedente per mantenere l’interesse dei visitatori per un periodo di tempo più lungo. Rendi unica l’esperienza dei tuoi visitatori sul tuo sito web!

Piè di pagina: Infinite possibilità

Puoi persino modellare il piè di pagina con Divi Toolbox senza mai usare CSS o cercare tutorial! Puoi modificare i widget e il menu a piè di pagina, nonché inserire più icone dei social media e poi modellarli! La casella degli strumenti ti consente di abilitare rapidamente il piè di pagina sticky o l’effetto di reveal, nonché di personalizzare il pulsante torna in alto. Un’ulteriore opzione è quella di iniziare a livello globale ad aggiungere layout Divi prima e dopo il piè di pagina. Ti mancano solo pochi clic per creare un fantastico piè di pagina!

Inizia il tuo viaggio con Divi Toolbox

Ottieni l’accesso istantaneo a migliaia di opzioni disponibili e inizia subito a creare fantastici siti web. Poiché Divi Toolbox è così potente, il set di funzionalità è piuttosto lungo! Guarda cosa può fare per te Divi toolbox qui.

OTTIENI DIVI TOOLBOX

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Se il processo ti sembra troppo complesso o semplicemente desideri supporto per la risoluzione delle tue problematiche, contattaci per ricevere una consulenza gratuita a questo link!

 


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Agevolazione Rimborso Registrazione Marchio

Agevolazione Rimborso Registrazione Marchio

NUOVE AGEVOLAZIONI SULLA REGISTRAZIONE MARCHIO DELL’U.E. O INTERNAZIONALE

 

HAI REGISTRATO IL TUO MARCHIO? E’ POSSIBILE OTTENERE UNA DETRAZIONE DALL’80% AL 90%. SCOPRI COME! 

La domanda di agevolazione per essere ammessi al bando Marchi+2022 può essere presentata a partire dalle ore 9:30 del prossimo 25 Ottobre 2022.

L’agevolazione è tesa a supportare le PMI nella tutela dei propri marchi all’estero, e costituisce ormai una buona prassi del Ministero dello Sviluppo Economico, che di anno in anno stanzia fondi a tal fine.

 

Chi può partecipare al Bando?

Le PMI con sede in Italia che siano titolari di un marchio registrato, dell’U.e. o internazionale, che sia stato depositato a partire dal 1° giugno 2019.

 

In cosa consiste l’agevolazione?

Nel rimborso delle tasse di deposito e dell’onorario corrisposto al professionista che ha curato il deposito della domanda di registrazione, nella misura dell’80% per i Marchi dell’U.e., e nella misura del 90% per la registrazione dei marchi internazionali.

L’importo massimo del rimborso richiedibile dall’impresa per ciascun marchio è stabilito dal bando nella misura di € 6.000,00 per i marchi dell’U.e., e nella misura di € 9.000,00 per i marchi internazionali.

Registrare più Marchi – Agevolazione

È consentito alle imprese di chiedere l’agevolazione anche per più marchi, ma in tal caso di deve presentare una domanda per ciascun marchio in ordine al quale si chiede il rimborso delle relative spese, fino al raggiungimento dell’importo massimo per ogni impresa pari ad Euro 25.000,00.

Per ulteriori informazioni e per la partecipazione al bando: https://www.marchipiu2022.it/

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Recensione Hostinger 2022 – Prezzi, Qualità e Servizi TOP!

Recensione Hostinger 2022 – Prezzi, Qualità e Servizi TOP!

Recensione Hostinger – Lo abbiamo provato per voi! Leggi le opinioni degli esperti

hOSTINGER E’ UN SERVIZIO DI WEB HOSTING DAVVERO PERFORMANTE AD UN PREZZO CONTENUTO. SCOPRIAMO INSIEME LE SUE CARATTERISTICHE IN QUESTO ARTICOLO.

La promessa di Hostinger è quella di creare un servizio di web hosting facile da usare, affidabile e adatto agli sviluppatori che le offerte caratteristiche stellari, sicurezza, velocità elevata e un ottimo servizio clienti a un prezzo accessibile a tutti. Hostinger è uno dei provider di hosting più economici là fuori, Hostinger offre hosting condiviso, WordPress servizi di hosting e cloud hosting a ottimi prezzi senza compromettere funzionalità eccezionali, tempi di attività affidabili e velocità di caricamento della pagina superiori alla media del settore.

Di servizi di Hosting ne ho provati davvero tanti! Quando ho sentito parlare per la prima volta dei piani di hosting a basso costo di Hostinger non ero proprio sicuro di potermi fidare. Quando un servizio è tanto economico, in genere non ci si può aspettare poi molto.

Ho quindi deciso di costruire un sito web vero e proprio per testare le prestazioni di Hostinger, nell’ultimo anno Hostinger è diventato uno dei principali fornitori per lo spazio web di ADVPRO. Voglio raccontarvi perchè per me è un si!

Davide Arena

Graphic & Web Designer, ADVPRO Comunicazione

Il prezzo: un incredibile affare o un servizio di bassa qualità?

Quando si parla di web hosting, Hostinger è semplicemente l’opzione più economica disponibile oggi, con prezzi a partire da 1.65 al mese. Nessun’altra azienda ci si avvicina: la maggior parte offre il piano di base con un prezzo che è cinque volte tanto.

Se pensi che ci sia un trucco, non è così; qual è il loro segreto? Per ottenere i prezzi migliori, dovrai impegnarti con Hostinger per qualche anno.

E’ un investimento davvero ottimo. Perché ai visitatori del tuo sito non importa quanto paghi per l’hosting. Loro si preoccupano se le velocità di caricamento sono basse e se possono raggiungere il tuo sito ogni volta che ne hanno bisogno. Inoltre i tuoi dati e quelli dei tuoi clienti resteranno sicuri e protetti.

Hostinger può offrire tutto questo? La nostra risposta è si. Scopriamo assieme alcune caratteristiche del servizio!

    RISPARMIA FINO AL 75% SUL TUO PIANO HOSTINGER

    OFFERTA A TEMPO LIMITATO!

    LO SCONTO SARA’ APPLICATO AUTOMATICAMENTE QUANDO VISITI HOSTINGER DA QUESTO LINK

    Ospita fino a 100 siti web con lo stesso prezzo!

    Caratteristiche Hostinger |

    Tutto ciò di cui hai bisogno

    Con prezzi così bassi, ho immediatamente identificato due aree in cui Hostinger avrebbe potuto mancare: funzionalità e prestazioni. Certo, mi piacerebbe pagare la metà di quanto chiedono i concorrenti, ma non voglio certo ottenere un servizio che è buono solo la metà degli altri.

    Per fortuna, non è stato affatto cosìi piani di Hostinger includono tutto ciò che serve, da abbondanza di risorse a strumenti per il miglioramento delle prestazioni.

    Sono disponibili tre piani di hosting condiviso: SinglePremium e Business. Tutti e tre si gestiscono con il pannello di controllo di Hostinger, hPanel, che include facili installazioni automatiche di WordPress e di decine di altri sistemi di gestione di contenuti (CMS).

     

    Qualsiasi piano sceglierai avrai a disposizione tutti gli strumenti e l’assistenza tecnica che ti occorre per vivere con serenità la costruzione e la manutenzione del tuo sito web. Avrai a disposizione velocità e risorse sufficienti per costruire un sito web di tutto rispetto. Ad esempio, si potrebbero ospitare centinaia di pagine e migliaia di immagini in HD. È sicuramente abbastanza per sfoggiare i tuoi scritti, la tua creatività, i tuoi prodotti, servizi o qualsiasi altra cosa tu abbia in mente.

    I due abbonamenti più avanzati prevedono larghezza di banda illimitata, 100 caselle di posta elettronica e 100 siti web. Tra gli altri vantaggi aggiuntivi rispetto all’abbonamento Single figurano l’accesso SSH e i database senza limiti.

    Gli abbonamenti Single e Premium prevedono anche il backup automatico settimanale: si tratta di un’offerta che, a fronte del prezzo ridotto, non è per niente male. Per avere il backup giornaliero, invece, occorre passare al più oneroso abbonamento Business.

    Hostinger offre un creatore di siti web con funzionalità drag & drop, chiamato Zyro, che però non è disponibile come parte dei piani di hosting.

    È opportuno notare che Hostinger prevede diverse possibilità di hosting, tra cui l’hosting WordPress, l’hosting per reseller, il VPS e l’hosting su cloud.

    Nonostante l’hosting condiviso economico di Hostinger sia sicuramente il suo maggiore punto di forza, vale la pena esaminare anche le altre soluzioni. Ad esempio, l’hosting WordPress di Hostinger ha più risorse a un prezzo più basso rispetto ai piani di hosting condiviso. Inoltre, chi ha bisogno di un hosting di qualità superiore può scegliere anche i VPS di Hostinger, che sono molto economici.

    hPanel ha tutte le funzioni di base, ma ne mancano alcune avanzate

    Come già detto, Hostinger ha sviluppato un proprio pannello di controllo brevettato, quindi non potrai giocare con l’amato cPanel che conosci e che tanto ami. Cosa significa? Non sviluppare un legame emotivo i pannelli di controllo dell’hosting? Beh, chi è quello strano?

    Ad ogni modo, se un tempo il cPanel era il pannello di controllo tipico della maggior parte degli host (Hostinger incluso), le cose cambiano. A causa di alcuni noiosissimi drammi aziendali che si sono verificati un po’ di tempo fa, gli host hanno cambiato pannello senza sosta.

    hPanel è la scommessa di Hostinger nel mondo dei pannelli di controllo dell’hosting e ha tutto ciò che serve, dalle semplici installazioni automatiche e le configurazioni delle zone DNS agli account di posta elettronica, il gestore di file e i database MySQL. Tutto è molto simile a ciò che offre cPanel.

    hPanel ha tutte le funzioni di base, ma ne mancano alcune avanzate

    Come già detto, Hostinger ha sviluppato un proprio pannello di controllo brevettato, quindi non potrai giocare con l’amato cPanel che conosci e che tanto ami. Cosa significa? Non sviluppare un legame emotivo i pannelli di controllo dell’hosting? Beh, chi è quello strano?

    Ad ogni modo, se un tempo il cPanel era il pannello di controllo tipico della maggior parte degli host (Hostinger incluso), le cose cambiano. A causa di alcuni noiosissimi drammi aziendali che si sono verificati un po’ di tempo fa, gli host hanno cambiato pannello senza sosta.

    hPanel è la scommessa di Hostinger nel mondo dei pannelli di controllo dell’hosting e ha tutto ciò che serve, dalle semplici installazioni automatiche e le configurazioni delle zone DNS agli account di posta elettronica, il gestore di file e i database MySQL. Tutto è molto simile a ciò che offre cPanel.

    Tuttavia, alcune cose sono diverse. Ad esempio, le installazioni automatiche in cPanel vengono effettuate con Softaculous, che consente anche di clonare il tuo sito, di impostarne una versione di lancio e persino di configurare una pianificazione per il backup. Auto Installer di hPanel fa un ottimo lavoro nell’installazione automatica di WordPress, però manca di questi utili extra.

    In hPanel mancano anche le funzionalità avanzate della posta elettronica, come mailing list, filtri e routing. Non ho mai usato queste funzioni quando le avevo a disposizione, e non sono neanche sicuro di chi le usi. hPanel è fatto così: potrebbe non essere capace di tutto, però è sicuramente adeguato alla maggior parte degli utenti.

    Caching potente grazie al LiteSpeed Web Server

    LiteSpeed non è il server fisico, ma la tecnologia di web server utilizzata da Hostinger. Si posiziona costantemente fra i web server più veloci e affidabili, superando la precedente tecnologia Apache che ancora utilizzano provider come GoDaddy.

    Per configurarla, non dovrai fare nulla, semplicemente goderti le prestazioni di alto livello che offre, in particolare con i siti WordPress.

    Quello che puoi e certamente devi fare è attivare la funzione di caching di LiteSpeed, nota come LSCache. Ti pare già che andiamo troppo nel tecnico? Bene, allora diciamola così: tutto quel che devi fare è attivare l’opzione Cache AutomaticaVerranno così create delle copie delle tue pagine nella cache, riducendo notevolmente i tempi di caricamento per i visitatori del tuo sito. Pagine statiche come presentazioni aziendali e portfolio ne beneficeranno ancora di più.

    Certificato SSL gratuito e funzioni di sicurezza

    Un certificato SSL è certamente necessario. Non importa ciò che pensi; non importa quel che potrebbe averti detto qualcuno: hai bisogno di un SSL. Il motivo? Perché senza un certificato SSL per criptare e proteggere i dati dei visitatori, non solo rischi di compromettere il tuo progetto e la sicurezza dei tuoi utenti, ma ti ritroverai anche ben in basso nei risultati di Google.

    Per fortuna, tutti gli abbonamenti di Hostinger prevedono un certificato SSL gratuito. Inoltre, grazie a una combinazione di Imunify360, BitNinja e un firewall interno, sarai al riparo da malware e attività pericolose. Avrai anche la protezione dai DDoS di Cloudflare e di Wanguard.

    Panoramica delle caratteristiche di Hostinger

    Nome di dominio gratuito? (solo negli abbonamenti Premium e Business)
    SSL gratuito?
    Garanzia di rimborso 30 giorni
    Uptime garantito 99.9%
    Caratteristiche dell’hosting gestito?
    Centri dati 1 negli Stati Uniti, 3 in Europa, 2 in Asia, 1 in Sud America

    È tutto ben progettato, ma attento ai pop-up di marketing

    Gli esperti di UX di Hostinger hanno progettato un’interfaccia e un percorso utente fantastico, dall’iscrizione all’uso passando per la gestione dell’hosting. Il problema è che la strategia commerciale di Hostinger si basa su una costante spinta all’upgrade e all’acquisto di extra. È una cosa confusionaria, a volte persino fastidiosa.

    Comunque, i piani sono definiti in modo chiaro e tutto ciò che Hostinger chiede al momento dell’iscrizione sono il tuo nome, un indirizzo e-mail e una password. Mi ha fatto piacere che non chiedano tutte quelle informazioni irrilevanti che altri provider continuano a voler raccogliere.

    Collegamento di un dominio e installazione di WordPress

    Dopo aver acquistato il mio piano, è arrivato il momento di collegare un dominio e installare WordPress. Mi è stata presentata l’opzione di installare WordPress in automatico durante il processo di registrazione, però ho scelto di farlo in maniera regolare, utilizzando il pannello di controllo, in modo da verificare come funzionino gli strumenti di Hostinger in confronto a quelli di altri provider.

    Ora, il mio dominio era effettivamente incluso gratis quando ho acquistato il piano Single, quindi era già collegato all’hosting. Oggi però, per qualche motivo, solo i piani di livello superiore includono un dominio gratuito.

     

    Se acquisti il tuo nome di dominio da un altro provider, è poi facile collegarlo. Le informazioni di nameserver sono agevolmente disponibili nella parte superiore della pagina con i dettagli del tuo hosting, quindi non devi far altro che copiarle e incollarle nel pannello del dominio.

    Auto Installer di Hostinger

    E WordPress, invece? Ho aperto lo strumento Auto Installer, ho selezionato WordPress come CMS e ho inserito le informazioni di base del mio sito web. È stato ancora più semplice di Softaculous e in appena un minuto il mio nuovo sito web era operativo.

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    Hostinger è il servizio di hosting condiviso più veloce che abbiamo testato

    Velocità e uptime; ecco cosa cerco. Purtroppo, molte volte i servizi di hosting condiviso tendono a mostrare delle pecche in questi ambiti. Questo perché, come suggerisce il nome del servizio, vai a condividere le risorse con molti altri utenti e i loro siti web, a volte persino centinaia. Solo un grande provider di hosting è in grado di bilanciare tutto ed evitare colli di bottiglia sulla rete, che rendono ogni cosa più lenta e tutti scontenti.

    Sono davvero lieto di confermare che Hostinger non ha superato solo i test di performance, ma ha sostanzialmente superato ogni altro provider di hosting condiviso che abbiamo testato, inclusi servizi leader come SiteGround, FastComet e InMotion Hosting. Gli unici due provider che hanno fatto meglio, anche se solo di un piccolo margine, sono stati Liquid Web (Nexcess) e Kinsta. Tra l’altro, sono servizi premium che possono arrivare a costare circa 20 volte più di Hostinger.

    Giusto per far comprendere meglio le capacità di Hostinger, considera che il tempo medio di caricamento della mia landing page è stato pari a un fenomenale 1,56 secondi e l’uptime dopo alcuni mesi di test è stato superiore al 99,99%, esattamente come promettono.

    Assistenza Hostinger? Tempi di attesa accettabili

    Come utente di Hostinger da tempo, ho avuto il piacere di testarlo più e più volte, e tante altre ancora. Uno degli aspetti che preferivo del servizio era l’assistenza. Non c’era (e ancora manca) il supporto via telefono, però la live chat costituiva un metodo efficace per ricevere aiuto.

    Era un servizio disponibile 24/7 gestito da professionisti e supportato da una knowledge base di proporzioni davvero gigantesche. L’unico problema? Se un tempo gli agenti rispondevano all’istante, oggi ci mettono circa 40 minuti per collegarsi.

    Sarò completamente onesto: questo significa che dovrai affidarti alla knowledge base. Non puoi mettere in conto un’ora di tempo di attesa. Poi, anche quando gli agenti rispondono, considera che è solo l’inizio del processo. Con tempi di risposta di 3-4 minuti tra un messaggio e l’altro, porre alcune semplici domande può far perdere un considerevole periodo di tempo.

    Prezzi a lungo termine mai visti, i più economici sul mercato

    Sii onesto, è per questo motivo che stai leggendo questa recensione. Passando in rassegna le tante alternative disponibili oggi per l’hosting del tuo sito web, i prezzi di Hostinger si distinguono. Insomma, 1.65 al mese? È quasi fin troppo economico. Dov’è quindi la fregatura?

    È semplice. Hostinger vuole che ti iscrivi per un lungo periodo di tempo e per convincerti è disposto a darti questa spinta. Sono disponibili quattro frequenze di pagamento: mensile, annuale, biennale e quadriennale. Sì, quest’ultima parola significa quattro anni. L’avrai vista a malapena, perché quasi nessun altro hosting ti propone abbonamenti così lunghi.

    La buona notizia è che iscrivendoti per quattro anni ottieni quello che è senza dubbio il miglior prezzo sul mercato per l’hosting condiviso. Altri provider addebitano un totale simile per un piano solo annuale. Fai tu i conti…

    Qual è la situazione iscrivendosi per periodi più brevi? Beh, i piani biennali e annuali non sono cari, ma hanno prezzi molto più in linea con la media del mercato. I piani mensili prevedono una tariffa iniziale e non hanno proprio alcun senso dal punto di vista finanziario.

    Per quanto riguarda il rapporto qualità-prezzo, gli abbonamenti sono assolutamente in linea con la media del settore. C’è anche una garanzia di rimborso da 30 giorni, un tempo sufficiente a provare personalmente il servizio e a verificare se è adatto alle tue esigenze.

    Per avere il miglior rapporto qualità-prezzo, io consiglierei l’abbonamento Premium in hosting condiviso di Hostinger: nonostante il prezzo iniziale sia leggermente più alto rispetto all’abbonamento Single di Hostinger, avrai un dominio gratuito per un anno, il che lo rende la soluzione più economica per il primo anno. Avrai anche più risorse per crescere e un bel credito per Google Ads.

    Naturalmente, dopo il rinnovo dell’abbonamento, perderai il vantaggio del dominio gratuito, ma pagherai comunque solo un paio di dollari in più al mese rispetto all’abbonamento Single.

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    Una cosa da notare durante il processo di checkout è che ci sono alcuni servizi aggiuntivi opzionali. Per fortuna, nessuno viene preselezionato. Io consiglio di saltarli tutti. Puoi sempre aggiungerli poi dopo allo stesso prezzo, oppure “persuadere” un agente del supporto a offrirti condizioni migliori… Come sempre, minacciare di lasciare un servizio può fare miracoli.

    Stai cercando un dominio gratuito? A volte è incluso nei piani, altre no. I piani avanzati di solito ne sono forniti, quando ci si iscrive per un anno o più. Quando mi sono iscritto io, nel piano di base era incluso anche il dominio. Ora, invece, non lo è più. Quindi è tutto da vedere.

    Per quanto riguarda i pagamenti, oltre alle classiche opzioni di carte di credito e PayPal, puoi usare anche i Bitcoin e altre criptovalute. Qualunque sia la tua ragione per voler ospitare un sito web in forma anonima, usare le criptovalute ti permette di farlo.

    Ottimo rapporto qualità-prezzo

    C’è un motivo se Hostinger è in cima alla nostra classifica degli host web: i prezzi sono tra i più bassi del mercato e le prestazioni sono tra le migliori. Inoltre, il pannello di controllo è facile da usare anche per i principianti e le informazioni fornite sono dettagliate, affrontano tutti gli aspetti dell’hosting e sono facili da comprendere anche da chi è alle prime armi.

    Ma non è perfetto. Il team dell’assistenza di Hostinger potrebbe essere potenziato, poiché i tempi di attesa per ricevere una risposta a una domanda elementare sono troppo lunghi. Spero che questo aspetto migliori presto, perché l’assistenza vera e propria è di buon livello.

    HOSTINGER RECENSIONE: CONCLUSIONE

    I convenienti piani di hosting condiviso di Hostinger sono degni del tuo tempo, del tuo denaro e della tua considerazione. Le prestazioni si sono rivelate sorprendentemente ottime, e anche se non è l’offerta più ricca di funzionalità, include tutto ciò di cui hai davvero bisogno.

    Ti chiedi se dovresti dargli una possibilità? Se stai costruendo un blog, una pagina aziendale, un progetto personale o un simile sito web di piccole e medie dimensioni, la mia risposta è un sonoro sì.

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    Cookie Policy e GDPR per il tuo sito Web

    Cookie Policy e GDPR per il tuo sito Web

    Nuove Linee Guida Cookie Policy | Cosa cambia?

    Dal 9 gennaio 2022, i titolari di tutti i siti web dovranno obbligatoriamente conformarsi alle nuove Linee guida sui cookie emanate dal Garante privacy in data 10 giugno 2021.

    Il provvedimento emanato indica quali regole applicare alle operazioni di lettura e scrittura all’interno del terminale di un utente, con riferimento all’utilizzo di cookie e di altri strumenti di tracciamento
     

    Il documento specifica, inoltre, le corrette modalità di acquisizione del consenso on-line degli interessati, ove necessario, alla luce della piena applicazione del Regolamento in materia di protezione dei dati personali (GDPR). 

    L’acquisizione del consenso da parte del titolare del sito web dovrà garantire che sul dispositivo dell’utente non vengano installati cookie diversi da quelli tecnici (es. di terze parti) né altri mezzi di tracciamento (vedi il fingerprinting).

    L’obiettivo primario delle nuove linee guida sui cookie è rafforzare quindi il potere di decisione degli utenti riguardo all’uso dei loro dati personali quando navigano online.

    Cookies ed altri strumenti di tracciamento

    Cosa sono i cookies? Quando parliamo di cookie facciamo riferimento a stringhe di testo che i siti web visitati dall’utente (o siti web server di terze parti) posizionano e archiviano all’interno del suo dispositivo durante la navigazione, al fine di identificare chi ha già visitato il sito in precedenza (cookie tecnici).

    Ciò permette anche di ottenere informazioni più o meno approfondite sull’utente circa le attività svolte da quest’ultimo online (cookie analitici e di profilazione). 

    Questi strumenti possono essere gestiti attivamente dall’utente (es. rifiuto del consenso, rimozione dei cookie dal dispositivo) e per tale motivo vengono definiti anche “identificatori attivi”.

    Al fianco di questi ultimi troviamo gli “identificatori passivi”. In modo simile ai primi, anche questi consentono di effettuare trattamenti analoghi ai cookie – come il fingerprinting – con la differenza che non possono essere gestiti autonomamente dagli utenti se non tramite l’intervento del titolare del sito.

    Differenti tipologie di Cookies

    A seconda della tipologia di cookies sono contemplate diverse funzioni, tra cui il monitoraggio di sessioni e la memorizzazione di informazioni su specifiche configurazioni riguardanti gli utenti che accedono al server.

    Per tale motivo possiamo suddividere i cookie in due macro-categorie: i cookie tecnici e i cookie di profilazione

     

    Cookie tecnici

    I cookie tecnici sono necessari al fine di “effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica, o nella misura strettamente necessaria al fornitore di un servizio della società dell’informazione esplicitamente richiesto dal contraente o dall’utente a erogare tale servizio” (art. 122, comma 1 del Codice privacy). Non richiedono l’acquisizione del consenso, ma vanno indicati nell’informativa.
     

    Cookie di profilazione

    I cookie di profilazione, invece, sono utilizzati per ricondurre a soggetti determinati, identificati o identificabili, specifiche azioni o schemi comportamentali ricorrenti nell’uso delle funzionalità offerte

     

    Il raggruppamento dei diversi profili all’interno di cluster omogenei di diversa ampiezza, consente al titolare di fornire servizi sempre più personalizzati, nonché inviare messaggi pubblicitari in linea con le preferenze manifestate dall’utente nell’ambito della navigazione in rete (nuove linee guida, par. 4). 

    Tuttavia, non vanno dimenticati i cosiddetti cookie Analytics (tra cui rientra, per esempio, il famoso Google Analytics). Si tratta di cookie utilizzati al fine di valutare l’efficacia di un servizio della società dell’informazione fornito da un titolare di un sito, per progettare un sito web o contribuire a misurare il “traffico” di un sito web, ovvero il numero di visitatori ripartiti per area geografica, fascia oraria della connessione o altre caratteristiche.

    Cosa prevedere l’attuale quadro formativo sulla gestione dei Cookies

    Il Garante Privacy, con il provvedimento n. 229 dell’8 maggio 2014, era già intervenuto per fornire indicazioni circa le modalità di acquisizione del consenso dei cookie e di archiviazione degli stessi. 

    Tuttavia, la piena entrata in vigore del GDPR così come la diffusione delle nuove tecnologie, hanno reso necessaria l’introduzione di alcune modifiche.

    Ad oggi, il quadro giuridico di riferimento sull’uso dei cookie e degli altri sistemi di tracciamento è costituito sia dalle disposizioni della direttiva ePrivacy (direttiva 2002/58/CE) – recepita in Italia dal Codice Privacy – sia da quanto presente nel GDPR.

    Se da un lato la direttiva e-Privacy all’articolo 122 definisce le modalità di raccolta del consenso per procedere all’archiviazione di informazioni sui dispositivi degli utenti, dall’altro lato il regolamento europeo per la protezione dei dati personali, all’art. 4, punto 11) ne precisa la definizione generale e le caratteristiche, specificando anche le condizioni del consenso con l’art. 7.

    Cosa cambia con le nuove linee guida dei cookie?

    Tra gli aspetti affrontati nelle nuove linee guida, a trovare rilevanza è il meccanismo di acquisizione del consenso online tramite banner.

    Per consentire all’utente di decidere se accettare o meno l’installazione dei cookie, è necessario che il titolare del sito fornisca un’adeguata informativa che consenta all’utente di scegliere in modo libero e consapevole se prestare o meno il proprio consenso.

    Unica eccezione viene fatta per quei siti web che utilizzano esclusivamente cookie tecnici. In questo caso non sarà necessario predisporre un banner informativo poiché, come anticipato, l’installazione di questi cookie non necessita di consenso alcuno. Basterà quindi indicare semplicemente nell’home page del sito o all’interno dell’informativa privacy che lo stesso utilizza esclusivamente cookie tecnici.
     

    Cosa fare se sono presenti cookie diversi da quelli tecnici

    Il rispetto di tali regole impone pertanto che, laddove un sito utilizzi cookie diversi da quelli tecnici, al momento del primo accesso dell’utente e per impostazione predefinita, nessun cookie o altro strumento diverso da quelli tecnici venga posizionato all’interno del dispositivo dell’utente, né tanto meno che venga utilizzata altra tecnica attiva o passiva di tracciamento.

    Se da un lato il titolare può adottare le modalità ritenute più idonee per assicurare il rispetto di questo obbligo, dall’altro è importante anche garantire la libertà di scelta dell’utente.

    Per fare questo il Garante ha previsto l’adozione di un meccanismo in base al quale l’utente, accedendo per la prima volta alla home page (o ad altra pagina) del sito web, visualizzi immediatamente un’area o banner (contenente una X selezionabile in alto a destra) le cui dimensioni siano tali da costituire una percettibile discontinuità nella fruizione dei contenuti della pagina web che sta visitando, ma anche tali da evitare il rischio che l’utente possa far ricorso a comandi e dunque compiere scelte indesiderate o inconsapevoli. 

     
    L’adeguatezza e la congruità delle dimensioni del banner dovranno essere valutate anche in relazione ai diversi dispositivi di possibile utilizzo da parte dell’interessato.
     

    Quali caratteristiche deve avere il banner

    Il banner deve avere queste caratteristiche:
     
    • L’avvertenza che la chiusura del banner mediante la selezione dell’apposita X in alto a destra comporta il permanere delle impostazioni di default, senza pregiudicare la continuazione della navigazione in assenza di cookie o altri strumenti di tracciamento diversi da quelli tecnici. 
    • L’indicazione che il sito utilizza cookie tecnici e, previo consenso dell’utente, cookie di profilazione o altri strumenti di tracciamento indicando le relative finalità (informativa breve).
    • Il link alla privacy policy contenente l’informativa completa, ove vengano fornite in maniera chiara e completa almeno tutte le indicazioni di cui agli artt. 12 e 13 del GDPR.
    • Un comando attraverso il quale sia possibile esprimere il proprio consenso accettando il posizionamento di tutti i cookie o l’impiego di eventuali altri strumenti di tracciamento.
    • Un link ad una ulteriore area dedicata nella quale sia possibile selezionare, in modo analitico, soltanto le funzionalità, i soggetti cosiddetti terze parti (il cui elenco deve essere tenuto costantemente aggiornato, siano essi raggiungibili tramite specifici link ovvero anche per il tramite del link al sito web di un soggetto intermediario che li rappresenti) ed i cookie, anche eventualmente raggruppati per categorie omogenee, al cui utilizzo l’utente scelga di acconsentire.
     

    Per assicurare che gli utenti non siano influenzati da una configurazione dei pulsanti e dei colori che possano indurli a preferire inconsapevolmente un’opzione anziché l’altra, il Garante sottolinea l’esigenza di utilizzare comandi e caratteri di uguali dimensioni, enfasi e colori, che siano ugualmente facili da visionare e utilizzare.

    Dopo che l’utente ha espresso le proprie preferenze, il banner non dovrebbe essergli riproposto nei successivi accessi per un periodo di almeno 6 mesi. Questo a meno che non siano cambiate in modo significativo le condizioni del trattamento dei dati, oppure nel caso in cui per il gestore del sito web sia impossibile tenere traccia della scelta dell’utente (ad esempio nel caso in cui quest’ultimo abbia cancellato i cookie).
     
     

    Acquisizione del consenso all’uso dei cookie

    In linea generale e anche ai sensi del considerando 32 del GDPR, il consenso deve essere espresso mediante un atto positivo ed inequivocabile come, ad esempio, potrebbe essere la selezione di un’apposita casella. 

    Partendo da questo principio, quindi, l’azione dell’utente deve essere attiva, di opt-in e mai di opt-out, e il silenzio così come la preselezione di caselle non può mai essere idonea a configurare una valida prestazione di consenso. 
     

    Modalità di raccolta del consenso: scrolling e cookie wall

    Le Linee guida, sulla scia del provvedimento dell’EDPB, citano fra le modalità di raccolta del consenso lo scrolling e il cookie wall:
     
    • Lo scrolling, dichiarato di per sé inadatto alla raccolta di un idoneo consenso, diventa valido nella sola ipotesi in cui venga inserito in un processo più articolato nel quale l’utente sia in grado di generare un evento che risulti documentabile dal server del sito.

     

    • Il cookie wall, tendenzialmente illecito, risulta idoneo alla raccolta del consenso in ipotesi (da valutare caso per caso) nella quale il titolare offra all’interessato la possibilità di accedere ad un contenuto o un servizio equivalenti, senza prestare il consenso all’installazione dei cookie.
    Nel primo caso, quindi, pur non rifiutando completamente l’utilizzo dello scrolling come procedura di acquisizione, il Garante ritiene che tale modalità non debba essere la sola, ma debba inserirsi in una delle componenti di un processo più articolato. In modo, dunque, che l’utente possa prendere una scelta inequivocabile e consapevole.
     

    Periodo di adeguamento alle nuove linee guida

    Il periodo di adeguamento alle disposizioni delle nuove Linee guida del Garante per la protezione dei dati personali deve avvenire entro il 10 Gennaio 2022, ovvero decorsi i 6 mesi dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale avvenuta il 10 Luglio 2021.  

    Ma cosa succede con i consensi acquisiti prima della pubblicazione delle nuove Linee guida?

    Il Garante in merito ha stabilito che i consensi ottenuti prima del 20 luglio 2021 saranno validi a patto che siano conformi alle caratteristiche richieste dal GDPR e che al momento della loro acquisizione, siano stati registrati e siano dunque documentabili.

    Data: 6/7/2022
    Fonte: PrivacyLab

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    Agevolazioni Fiscali sulla progettazione del tuo sito

    Agevolazioni Fiscali sulla progettazione del tuo sito

    Sono disponibili delle agevolazioni sulla progettazione del tuo sito web vetrina o e-commerce? La risposta è si!

    Costi deducibili per lo sviluppo del tuo sito: Ecco cosa puoi scaricare dei costi del tuo sito web.

    Costi deducibili per siti web vetrina ed e-commerce

    Ogni sito web è unico nello stile e nelle funzionalità, per questo a livello fiscale sono stati inquadrati in 2 tipologie, in base alle quali variano anche i costi deducibili per sito web, prima di vedere quali sono i costi deducibili analizziamo quali sono le tipologie di sito web:

    • Sito Web Vetrina: Ha funziona puramente informativa, quindi ha l’obiettivo di descrivere e mostrare l’attività e i servizi offerti in modo statico o dinamico solo per quanto riguarda l’aggiornamento da parte dell’azienda con le ultime offerte, un blog o delle novità, quindi l’utente interagisce solo attraverso un form di contatto ad esempio.
    • Sito Web di commercio elettronico: Si tratta dei siti web che hanno la funzione di e-commerce, quindi è possibile procedere ad un acquisto in tutte le sue fasi: ordine, pagamento e consegna.

    Dunque, la differenza principale tra le due tipologie di siti consiste nella possibilità di poter acquistare prodotti e servizi dall’azienda.

    Quali spese si possono dedurre?

    Sotto il profilo fiscale, le spese per la realizzazione di un sito web, che sia vetrina o e-commerce, sono deducibili come le spese per la pubblicità tradizionale (radio, televisione, stampa, ecc..) o per l’acquisto di beni per l’azienda.

    Tuttavia, a seconda della tipologia il trattamento fiscale è differente, quindi quali sono i costi deducibili per e-commerce e sito web vetrina?

    • Sito web vetrina: I costi andranno totalmente inglobati alle spese di pubblicità, quindi è deducibile al 100% nell’esercizio in cui sono stati sostenuti;
    • Sito web e-commerce: Il costo è deducibile fino al 50%, si tratta in questo caso dei costi relativi alla realizzazione dell’e-commerce, mentre i costi relativi alla manutenzione e all’assistenza vanno esclusi.
      I costi che sono stati capitalizzati, l’ammortamento dovrà essere fatto in quote costanti per il periodo di utilità futura prevista ma, essendo indeterminabili il principio contabile OIC n. 24, in tema di software applicativi, consiglia di utilizzare tre esercizi come periodo di presunta utilità dei costi per software, data l’elevata obsolescenza tecnologica dovuta ai continui sviluppi del settore.

    Altri servizi deducibili al 100%

    Oltre al sito web vetrina sono deducibili al 100% anche i seguenti servizi digitali:

     

    • Consulenza web marketing;
    • Consulenza social media marketing;
    • Gestione social media;
    • Consulenza SEO.

    Esistono ulteriori adempimenti burocratici?

    Per la creazione di un sito web vetrina gli adempimenti non sono molti e sono facilmente sbrigabili, ma il discorso cambia per gli e-commerce:

    • È necessario avere o aprire una partita IVA;
    • Inviare una comunicazione all’Agenzia delle Entrate e all’INPS;
    • Iscriversi alla Camera di Commercio e allo Sportello Unico Attività Produttive (SUAP) del comune;
    • Se intendi vendere non solo in Italia ma all’estero nella Comunità Europea bisogna fare l’iscrizione al VIES (Vat Information Exchange System);
    • Redazione delle condizioni generali di contratto;
    • Redazione dei termini e condizioni di vendita;
    • Adeguamenti alla GDPR (General Data Protection Regulation);

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